venerdì 14 febbraio 2014

Milan - Bologna: Una vittoria tra i fischi


Per la sfida del rilancio, dopo la sconfitta a Napoli, e di preparazione al grande match di mercoledì in Champions, Seedorf conferma il 4-2-3-1, suo cavallo di battaglia, che vede come interpreti

Abbiati in porta. Sulle fasce ritroviamo Constant e De Sciglio, con al centro Zaccardo, che sostiutisce l'infortunato Zapata, e Rami. In mezzo al campo si posizionano Montolivo e De Jong, esattamente dietro al trio di trequartisti formato da Kakà, Honda e Taarabt. Unica punta centrale è il riconfermato Balotelli.

1° TEMPO

Nella giornata di San Valentino i primi 45 minuti danno la stessa emozione di un bacio alla sorella.
Il Bologna adotta saggiamente un atteggiamento passivo sin dai primi minuti, arroccandosi nella propria metà campo e pungendo solo una volta con un colpo di testa di Bianchi, ben deviato da Abbiati.
Il Milan invece dà subito l'impressione di voler fare la partita, di imporre il proprio gioco con grande determinazione. Infatti è solo un'impressione. La "mandria" di Seedorf preferisce pascolare sul campo erboso di San Siro con un atteggiamento sonnacchioso e tutt'altro che propositivo. L'unico che si distacca dal gregge è, ancora una volta, il marocchino Taarabt, il solo a tentare con dribbling ed accelerazioni di penetrare nella difesa del Bologna, conquistando diversi calci di punizione e deliziando il pubblico con numeri d'alta scuola.
Balotelli è evanescente, spreca un gol praticamente fatto al 13' quando, a tu per tu con Curci, svirgola in modo clamoroso il pallone consegnandolo nella mani del portiere del Bologna.
Ancora vacuo il gioco sulle fasce: De Sciglio continua il suo trend negativo e Constant  spesso tenta lanci che non hanno diritto di esistere, facili prede per la difesa avversaria.
Honda e Kakà non sono per nulla ispirati, primo tempo anonimo per entrambi.
Rami e Zaccardo invece, sebbene in alcune circostanze dimostrano di non andare d'accordo col pallone, non subiscono le iniziative degli avversari. Lo stesso dicasi per De Jong e Montolivo che si dedicano al loro compitino senza strafare.

2° TEMPO

Il secondo tempo comincia nella falsa riga del primo: squadra lenta e macchinosa. Non ci sono occasioni per il Milan che agevola il gioco del Bologna, resosi pericoloso con diverse iniziative come al 60' quando Cristaldo, in spaccata, sfiora la traversa. In questa occasione è grave la disattenzione di De Sciglio che, non chiudendo la diagonale, facilita l'inserimento del giocatore argentino.
Opportunità altrettanto netta un minuto dopo con Christodoulopoulos che piazza un destro angolato smanacciato dall'abile intervento di Abbiati.
I minuti passano e la squadra sembra sempre più lunga e sconnessa, anche se c'è da segnalare il diverso atteggiamento del capitano Montolivo; decisamente più motivato dà tutto se stesso cercando di coinvolgere i propri compagni.Sulle fasce Honda non si esprime al meglio, si trova troppo distante dall'azione e fa fatica ad inserirsi. Lo stesso dicasi per Taarabt a cui va dato il merito di essere decisamente più incisivo.Al 64' fuori De Jong per Muntari. L'olandese non ha certo brillato sbagliando vari appoggi durante la gara. Due minuti dopo esce anche il giapponese Honda, oggi tra i peggiori, per premiare lo scalpitante Pazzini.La non pericolosità del Milan si traduce anche in uno scarso utilizzo dei calci di punizione dove si cerca sempre la sponda in area di Rami il quale, accerchiato dagli avversari, difficilmente riesce a districarsi. Per quanto riguarda i calci d'angolo lo schema è tutte le volte improvvisato: si cerca  di scaricare il pallone al primo giocatore libero senza tentare il cross al centro.Ma all' 84' ,quando sembra che il match si stia lentamente avviando alla conclusione prevista Balotelli, con una giocata da fuoriclasse assoluto, piazza un destro da quasi 40 metri che si schianta all'angolo alto della porta difesa da Curci. Un gesto balistico da ammirare più volte; unico lampo in una partita piena di ombre.  1 a 0 Milan. La partita finisce 10 minuti dopo senza altri brividi.

Comment Finali
Nessuno si lasci ingannare dal risultato finale : il Milan ha mostrato un gioco davvero pessimo, senza idee, senza voglia e con una mancanza totale di spirito di abnegazione. La squadra rossonera ha dimostrato ancora una volta i suoi limiti, faticando a creare azioni da gol e anche a contenere le scorribande di un modestissimo Bologna, orfano di Diamanti.In campo l'unico divertimento che i tifosi si sono goduti è legato alla vicenda dell'arbitro che , colpito da una pallonata, sanguinava copiosamente dal labbro e più volte si recava in panchina per cambiare la medicazione. Come al solito questa vittoria della gestione Sedoorf è stata favorita da un episodio sicuramente isolato, ed anche un po' fortuito. L'allenatore olandese si affiderà alla stessa strategia contro l'Atletico Madrid?

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