venerdì 30 maggio 2014

Seedorf - Inzaghi: Un falso bivio che conduce nella stessa direzione



In questi giorni tv e giornali, incapaci di accennare a qualsiasi retroscena di mercato del Milan che non sia la solita sola a parametro zero, si divertono a creare scenari contorti sulla telenovela che sta "appassionando" milioni di tifosi : Seedorf o Inzaghi? Perchè cacciare Seedorf che con una squadra di macellai e prime donne è riuscito a far molto meglio di Allegri? E perchè affidarsi ancora una volta ad un esordiente?Perchè strappare Seedorf dal Botafogo, come un bambino dalla mammella della madre, se avevi intenzione fin dal principio di lustrarti le scarpe col suo sedere? Perchè? PERCHÉ??

La questione in realtà è più semplice di quanto si possa credere : Seedorf non aveva la minima intenzione di accontentarsi né di un posto in Europa League né di lottare per un posto in Champions, e lo credo bene! Nella sua avventura da calciatore infatti è stato sempre un vincente, un vero leader trascinatore, un trofeo vivente, quindi ha messo da subito le cose in chiaro dicendo che, per tornare ai fasti di un tempo, aveva bisogno di certi investimenti sul mercato, di rinforzi mirati in ogni settore e infine di uno staff scelto da lui (Stam, Crespo, Davids). Galliani invece, dopo aver teso le orecchie e capito che non stava parlando di trentacinquenni a parametro zero, gli rifila Taarabt per tenerlo buono e comincia a sfogliare l'albo dei papabili per allenare il Milan l'anno successivo. (nell'immagine vediamo Galliani che adocchia il trentacinquenne svincolato a cui offrire il contratto)




Ovviamente sarebbe riduttivo addossare le colpe all'imperituro Zio Fester che deve fare i conti sia con la mancia da cameriere che riceve da Silviuccio per investire sul mercato sia con l'aitante donzella di Milanello che ha da poco inaugurato la nuova casa delle bambole del Milan.
Un'accorta campagna mediatica ha poi cercato di sviare l'attenzione proponendo molti improbabili candidati come Spalletti, Conte (?), o addirittura pescando tra gli iberi Emery e Jorge Jesus, ma TUTTI  sapevano come sarebbe andata a finire, la scelta sarebbe caduta fra chi non potesse avanzare grandi pretese, chi avesse respirato per anni il Milan e che a quest'ultimo dovesse tutto.
E con questo non voglio insinuare che Inzaghi non abbia gli attributi per allenare una grande squadra, per me è stato un idolo, un fuoriclasse atipico che con tanti sacrifici e umiltà si è conquistato un posto nel cuore di ogni tifoso, però per tirarci fuori da questo incubo avevamo decisamente bisogno di un uomo che sapesse imporsi, lontano dall'atteggiamento servile dei soliti noti, che avesse anche più esperienza nel sapere scegliere i prossimi acquisti (se ci saranno).
Quindi cosa ci si può aspettare da Inzaghi? E lui cosa si aspetta dal Milan? Certo nessuno può biasimarlo per  aver accettato l'offerta dei dirigenti, qualsiasi allenatore l'avrebbe fatto, specie se neofita come lui, però resta grande il dubbio su come possa questa squadra far meglio con le sue direttive, dato che già Seedorf aveva spremuto fino all'ultima goccia il potenziale di ciascun giocatore. 
Detto ciò si torna al problema originario che affligge noi tifosi da circa 4 anni : Non si può più annunciare l'ultra competitività della squadra senza aver comprato giocatori degni che facciano parte di un progetto serio, e questo credo sia il succo di qualsiasi discorso che riguardi il calcio. Credete che con Inzaghi il Milan ricomincerà a spendere su giocatori giovani e con esperienza? Bha.
La società dovrebbe sapere che la pazienza dei tifosi è finita da un pezzo, quegli stessi tifosi che l'anno scorso mostravano striscioni con su scritto "31 agosto aspettiamo fiduciosi" non hanno più voglia di sprecare altro inchiostro, e né tanto meno altri soldi per guardare quest'accozzaglia di panchinari che la sorte ha deciso di far rinascere con la maglia del Diavolo, un Diavolo che sta scivolando inesorabilmente nella sua stessa fossa.

5 commenti:

  1. L'unica speranza è che Inzaghi, piacendo a tutto l' ambiente (da silvio allo spazzino degli spogliatoi di S. Siro) possa convincere il Berlusca a fare qualche "regalino"... ma in ogni caso, scordiamoci di tornare presto a lottare per lo scudetto (della CL non parliamo nemmeno...)

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  2. Sono d'accordo però non scordiamoci che anche Seedorf era amato da tutti all'inizio, il presidente lo aveva scelto di persona, però non appena ha cominciato ad avanzare richieste di un certo tipo l'ha fatto fuori come se nulla fosse, quindi ahimè credo dovremo mangiare tanto filo spinato..

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    1. Vero, però Seedorf non è mai stato amato da Galliani! Pippo invece mette d'accordo proprio tutti!

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  3. Ottimo articolo, veramente scritto bene, e sebbene la situazione faccia piangere sei riuscito a farmi ridere. Grande, continua così!

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